“Basta chiedere”non può essere l’unica strategia di comunicazione di una classe politica a cui è affidata la gestione della cosa pubblica, per permettere ai cittadini di conoscere le iniziative e i progetti che interessano la loro città.
Come può un cittadino chiedere di un progetto infilato machiavellicamente nell’Albo Pretorio del Comune dieci giorni dopo l’approvazione di Giunta? Il cittadino avrebbe dovuto consultare l’Albo, individuare l’argomento, capire che si erano prese decisioni relative al progetto della rete di piste ciclabili, non trovare gli allegati citati nella delibera e chiedere infine spiegazioni all’Amministrazione… E poi, anche chiedendo, non si ottengono risposte fattive.
Lo stile dell’attuale Amministrazione è lontano dai principi di condivisione e partecipazione che, unitamente a una costante e trasparente comunicazione, rappresentano l’asse portante del mio agire politico e della Lista civica che rappresento. L’Amministrazione saronnese non pare particolarmente sensibile a questi principi: Obiettivo Saronno, al contrario, continua a incentivarli perché certa che rispecchino le aspettative dei cittadini.
Il tema è il progetto della Ciclometropolitana Saronnese (CMS)inserito nel “Programma Sperimentale Nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”. Il progetto complessivo ammonta a poco più di 2 milioni di euro, di cui il 50% finanziato dal Ministero dell’Ambiente e il 50% cofinanziato dai Comuni del saronnese che decisero di aderire al progetto. Del finanziamento del Ministero, 580.000 euro furono destinati al progetto del percorso ciclopedonale sulla tratta ferroviaria dismessa Saronno-Seregno, noto come “Greenway”.
Alla fine di Marzo del 2018, questo progetto fu bloccato dalla Soprintendenza Archeologia delle Belle Arti e Paesaggio territorialmente competente, che dichiarò la tratta ferroviaria in questione un bene di interesse storico-culturale particolarmente importante.
In seguito, rivolsi all’attuale Amministrazione un invito a valutare valide alternative coerenti alle finalità del progetto, al fine di non perdere e disperdere il cospicuo finanziamento. Fui liquidata con queste parole: “Ne stiamo parlando con il Ministero dell’Ambiente”.
A un anno e mezzo di distanza, la risposta è un copia-incolla della precedente: “Con una parte del finanziamento rifacciamo i marciapiedi; per la restante parte stiamo discutendo con il Ministero dell’Ambiente per ottenere una proroga di tre anni”.
Sì, perché, tra le altre cose, il progetto scade alla fine del 2020.
Ricapitolando, la situazione attuale è la seguente: con la Delibera n. 60 del 28/04/2020 la Giunta comunale ha approvato il finanziamento delle opere di rifacimento dei marciapiedi, pari a i 225.500€, con l’apertura di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti, inserendo l’attività all’interno del progetto di mobilità sostenibile; per la “Greenway”, l’unica certezza è la sospensione dei lavori per vincolo della Soprintendenza. Tutto il resto sono ipotesi dell’attuale Amministrazione in attesa dell’approvazione del Ministero alla richiesta di proroga. L’ipotesi, raccontata dall’Amministrazione, prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale di collegamento con Caronno e una con Solaro: si tratta pur sempre di piste ciclabili ma è certo che l’importanza di queste infrastrutture non è paragonabile a quella del progetto iniziale.
Tutto è bloccato ma l’Amministrazione è stata prontissima ad approvare l’apertura di un nuovo mutuo di 500.000€ per i marciapiedi a cui si aggiungono le asfaltature. In poche parole: il Comune ha approvato ora un impegno di risorse economiche proprie senza avere certezze sulla proroga del progetto complessivo.
Saronno è inoltre in contro tendenza rispetto alle scelte adottate da altre città, come Milano, che in questo particolare momento storico stanno attuando nuove soluzioni di mobilità per “migliorare la qualità di vita offerta dalla città”.
L’Amministrazione di Saronno, infatti, oggi è impegnata a “progettare” il futuro della città con interventi di rifacimento dei marciapiedi … Riuscirà ad avviare i lavori sulle infrastrutture per ottemperare agli impegni presi con il progetto iniziale?
Bando in scadenza: nulla di fatto per la CMS
“Basta chiedere” non può essere l’unica strategia di comunicazione di una classe politica a cui è affidata la gestione della cosa pubblica, per permettere ai cittadini di conoscere le iniziative e i progetti che interessano la loro città.
Come può un cittadino chiedere di un progetto infilato machiavellicamente nell’Albo Pretorio del Comune dieci giorni dopo l’approvazione di Giunta? Il cittadino avrebbe dovuto consultare l’Albo, individuare l’argomento, capire che si erano prese decisioni relative al progetto della rete di piste ciclabili, non trovare gli allegati citati nella delibera e chiedere infine spiegazioni all’Amministrazione… E poi, anche chiedendo, non si ottengono risposte fattive.
Lo stile dell’attuale Amministrazione è lontano dai principi di condivisione e partecipazione che, unitamente a una costante e trasparente comunicazione, rappresentano l’asse portante del mio agire politico e della Lista civica che rappresento. L’Amministrazione saronnese non pare particolarmente sensibile a questi principi: Obiettivo Saronno, al contrario, continua a incentivarli perché certa che rispecchino le aspettative dei cittadini.
Il tema è il progetto della Ciclometropolitana Saronnese (CMS) inserito nel “Programma Sperimentale Nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”. Il progetto complessivo ammonta a poco più di 2 milioni di euro, di cui il 50% finanziato dal Ministero dell’Ambiente e il 50% cofinanziato dai Comuni del saronnese che decisero di aderire al progetto. Del finanziamento del Ministero, 580.000 euro furono destinati al progetto del percorso ciclopedonale sulla tratta ferroviaria dismessa Saronno-Seregno, noto come “Greenway”.
Alla fine di Marzo del 2018, questo progetto fu bloccato dalla Soprintendenza Archeologia delle Belle Arti e Paesaggio territorialmente competente, che dichiarò la tratta ferroviaria in questione un bene di interesse storico-culturale particolarmente importante.
In seguito, rivolsi all’attuale Amministrazione un invito a valutare valide alternative coerenti alle finalità del progetto, al fine di non perdere e disperdere il cospicuo finanziamento. Fui liquidata con queste parole: “Ne stiamo parlando con il Ministero dell’Ambiente”.
A un anno e mezzo di distanza, la risposta è un copia-incolla della precedente: “Con una parte del finanziamento rifacciamo i marciapiedi; per la restante parte stiamo discutendo con il Ministero dell’Ambiente per ottenere una proroga di tre anni”.
Sì, perché, tra le altre cose, il progetto scade alla fine del 2020.
Ricapitolando, la situazione attuale è la seguente: con la Delibera n. 60 del 28/04/2020 la Giunta comunale ha approvato il finanziamento delle opere di rifacimento dei marciapiedi, pari a i 225.500€, con l’apertura di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti, inserendo l’attività all’interno del progetto di mobilità sostenibile; per la “Greenway”, l’unica certezza è la sospensione dei lavori per vincolo della Soprintendenza. Tutto il resto sono ipotesi dell’attuale Amministrazione in attesa dell’approvazione del Ministero alla richiesta di proroga. L’ipotesi, raccontata dall’Amministrazione, prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale di collegamento con Caronno e una con Solaro: si tratta pur sempre di piste ciclabili ma è certo che l’importanza di queste infrastrutture non è paragonabile a quella del progetto iniziale.
Tutto è bloccato ma l’Amministrazione è stata prontissima ad approvare l’apertura di un nuovo mutuo di 500.000€ per i marciapiedi a cui si aggiungono le asfaltature. In poche parole: il Comune ha approvato ora un impegno di risorse economiche proprie senza avere certezze sulla proroga del progetto complessivo.
Saronno è inoltre in contro tendenza rispetto alle scelte adottate da altre città, come Milano, che in questo particolare momento storico stanno attuando nuove soluzioni di mobilità per “migliorare la qualità di vita offerta dalla città”.
L’Amministrazione di Saronno, infatti, oggi è impegnata a “progettare” il futuro della città con interventi di rifacimento dei marciapiedi … Riuscirà ad avviare i lavori sulle infrastrutture per ottemperare agli impegni presi con il progetto iniziale?
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