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Bilancio, raffica di interrogazioni di Davide in arrivo

Questo l’intervento del Consigliere comunale di Obiettivo Saronno Luca Davide che, “non avendo ricevuto risposta su quasi nessuna domanda da parte degli assessori competenti, procederà con l’invio agli stessi di specifiche interrogazioni con l’onere, da parte loro, di fornire una risposta entro trenta giorni. Nel perseguire l’obiettivo di trasparenza che caratterizza la nostra lista civica, le informazioni ricevute saranno rese pubbliche sui social nelle relative pagine e profili istituzionali. Nel Dup si descrive la missione inerente all’ambito Cultura. Credo sia ottima l’iniziativa di coinvolgere le associazioni. Mi chiedo come verranno coinvolte, ad esempio per l’estate 2022. Verranno contattate solo alcune realtà, selezionate con criteri non chiari e condivisi, o verranno scelte tramite bandi aperti e pubblici ai quali potranno partecipare le Associazioni locali?” dicono da Os.

Sul Dup si parla del Natale scrivendo: “Sempre nel campo delle arti figurative saranno particolarmente curate le installazioni di abbellimento della città nel periodo natalizio attraverso un concorso per la creazione di installazioni luminose artistiche”. Un appunto: questo è un lavoro da iniziare ora e non a novembre. Abbiamo già fatto una figuraccia una volta nel 2021 e non vorrei che si ripetesse.
Sul turismo, come Saronno luogo strategico, viene citata un’importante azienda locale, Illva. Mi chiedo se questa citazione è presente perché sono già in corso interlocuzioni con questa azienda e se questo è il brand che si vuole decidere per Saronno. Nel Dup è poi scritto: “Sarà affidato un incarico preciso ad uno studio competente per la strutturazione di un progetto volto all’ideazione di un brand” e prosegue comunicandoci che “si vuole rinnovare e rilanciare il portale web Saronnocityguide.com e la relativa App per smartphone”. Per quale motivo si vuole rinnovare e rilanciare questo sito – fermo dal 2015 e con una grafica obsoleta e illeggibile – quando abbiamo attivato alcuni mesi fa l’App Municipium, utilizzata da più di 400 comuni e quindi da milioni di cittadini? Saronno non è Cesenatico o Gatteo a Mare, la nostra città non è meta di un turismo estivo di lunga permanenza; per questo motivo proporrei di implementare e continuare a migliorare un’applicazione sulla quale abbiamo già deciso di investire, piuttosto che spendere risorse su una nuova applicazione, come quella citata, che non sarebbe funzionale allo scopo.

Sul teatro Giuditta Pasta presente in città si dice: “Si cercherà di perseguire l’obiettivo della economicità di gestione in modo da gravare in misura via via decrescente sul bilancio comunale”. Questo è ottimo, ma come si intende concretizzare questo obiettivo? Nel DUP non c’è scritto. Sempre sul Teatro si prosegue dichiarando “Contemporaneamente sarà necessario rafforzare le iniziative di promozione della stagione, anche in sinergia con gli altri enti culturali saronnesi”. Questo vuol dire, ad esempio, che sarà possibile per le Associazioni locali usufruire del teatro con il patrocinio del Comune di Saronno in forma gratuita o ad un prezzo calmierato? Quando nel Dup si parla dei luoghi culturali, è ottima la proposta di interventi di restyling per le diverse location presenti in città e, in questo contesto, si cita l’edificio di via Manzoni, ex sede Asl ed ex Asilo. Mi chiedo, di conseguenza, se è questa la destinazione d’uso che si vuole assegnare a questo luogo, uno spazio culturale. Se è confermata questa intenzione, con quali risorse economiche si intende procedere? Si stanno cercando finanziamenti nell’ambito del Pnrr? Inoltre, vedendo l’ottimo lavoro distrettuale nell’ambito dei Servizi sociali, perché non si ragiona a un Distretto culturale del Saronnese che vedrebbe coinvolti i paesi limitrofi?

07032022

Entrando nel tema dei Servizi sociali, non mi è chiaro, con una spesa a consuntivo di 9.503.000 euro nel
2021, come sia possibile prevedere una spesa di 7.882.000 euro per il 2022, considerando la situazione
sociale che stiamo vivendo e gli innumerevoli rincari che tutti conosciamo.
Sull’area minori, dove si parla nel DUP di “sostegno di tipo socio-educativo e supporto compiti tramite
affiancamento di volontari” ho già dichiarato nella Commissione competente che sono favorevole al
risparmio sull’educativa domiciliare per questi scopi, tuttavia chiedo se si è pensato alle modalità di
erogazione del servizio e all’utenza da coinvolgere. “I minori potrebbero essere indirizzati al nuovo C.A.G.
Tam Tam che si ha intenzione di creare”: su questo ho già inviato una mail per chiedere maggiori
informazioni e ad oggi, seppur so che i dati sono già stati raccolti, non ho avuto risposta. Chiedo di nuovo se
questo nuovo Centro verrà aperto perché il primo non ha più la possibilità di accogliere minori per
esaurimento posti, e se verrà proposto per la stessa fascia d’età o coprirà i bisogni dei bambini frequentanti
le scuole primarie visto che sono stati esclusi dal C.D.M. Tam Tam. Nel DUP si dice che “Questi ragazzi
necessitano di un forte sostegno educativo finalizzato alla prevenzione del disagio (familiare e scolastico)”.
Chi non conosce i Servizi sociali e le Scienze dell’Educazione potrebbe pensare che questa idea sia ottima,
tuttavia voglio precisare che questo tema è di competenza di un C.D.M. – Centro Diurno Minori – e non di
un C.A.G. Ricordo a tutti i cittadini che questa Amministrazione, con il Sindaco Airoldi, ha voluto chiudere il
Centro Diurno Minori presente nella nostra città.
Per l’Area Handicap e Adulti a rischio di emarginazione, nel DUP si parla dell’ampliamento del C.D.D. a 5
minori; ottima scelta, quando partirà la realizzazione?
Concludo con le Pari opportunità.
Basta! Non esistono solo uomo e donna. Mi rivolgo, poi, alla Consigliera Rufini: vedo che non è stata
ascoltata, dall’Assessore Succi, a proposito della redazione del Bilancio di Genere che si auspicava venisse
predisposto da questa Amministrazione. Non vedo neanche una riga.
Quando si parla di pari opportunità, questo tema vale per le discriminazioni connesse al genere, alla
religione, alle convinzioni personali, all’origine etnica, alla disabilità, all’età, all’orientamento sessuale o
politico; a parte la prima motivazione, sul resto vedo molto poco. Mi chiedo, quindi, dove è finita la Rete
Ready? Quando si cita nel DUP il “percorso per l’eliminazione dello stereotipo” si intende quello della
comunità LGBTQI+ o dello stereotipo in generale? Entrambe le strade sarebbero ottime, tuttavia non
mostriamoci paladini di una bandiera arcobaleno quando poi l’omofobia è latente e non si fa nulla di
concreto per una comunità marginalizzata.

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