Sul tema della tutela degli animali ci sono posizioni agli antipodi.
C’è chi rivendica la tradizione legata alle sagre paesane fatte di
salamelle e arrosticini, chi ama la caccia giustificando l’eliminazione delle
prede per gioco o per salvaguardia della natura e chi opera nel circo,
proteggendo un settore lavorativo dove si sfruttano gli animali, obbligandoli a
vivere in spazi angusti e a ripetere in modo forzato esercizi del tutto
estranei alla loro natura
Dalla parte opposta gli animalisti denunciano tutto questo, talvolta con
delle posizioni giudicate da molti estremiste.
Pensando a Saronno, nelle scorse settimane l’associazione “Animal
Save Movement” ha protestato in corso Italia contro la giunta, che non si
è mai opposta alla richiesta dei circhi di porre il tendone sul suolo
cittadino, contrariamente ad altre amministrazioni comunali che hanno cercato
invece dei modi per impedire il loro arrivo. Il tema è delicato. Esiste infatti
una Legge – la N°175/2017 “Codice dello Spettacolo” – che prevede
l’eliminazione graduale degli animali dagli spettacoli circensi. Purtroppo però
– come spesso accade nel nostro Paese – la norma non è entrata in vigore a
causa della mancata adozione dei decreti attuativi e questo rende inefficaci le
Ordinanze dei singoli comuni che vorrebbero evitare questi tristi spettacoli su
loro territorio.
Fermo restando che esiste una “Dichiarazione universale dei diritti
degli animali” siglata nel 1978 e sposata dal nostro Paese, sono tante le
normative recepite dall’Italia sull’argomento, anche in virtù dell’appartenenza
alla Comunità Europea, come il trattato di Lisbona del 2007.
Molte di queste regole possono sembrare però troppo generali e
suscettibili di interpretazioni.
Per questo Obiettivo Saronno propone di seguire il modello che sta
applicando Milano, nello spirito di città metropolitana che Saronno vuole
essere e a cui desidera appartenere.
Il capoluogo lombardo sta infatti ultimando la Revisione del Regolamento
di Tutela degli Animali (risalente al 2005) per accogliere l’accresciuta
sensibilità e regolamentare la tutela di tutti gli esseri viventi sul proprio
territorio, assicurando che questo modello sia in linea con lo spirito di una
moderna Smart City, orientata al lavoro e al benessere dei cittadini e dei loro
piccoli amici.
Carta Canta
Sul tema della tutela degli animali ci sono posizioni agli antipodi.
C’è chi rivendica la tradizione legata alle sagre paesane fatte di salamelle e arrosticini, chi ama la caccia giustificando l’eliminazione delle prede per gioco o per salvaguardia della natura e chi opera nel circo, proteggendo un settore lavorativo dove si sfruttano gli animali, obbligandoli a vivere in spazi angusti e a ripetere in modo forzato esercizi del tutto estranei alla loro natura
Dalla parte opposta gli animalisti denunciano tutto questo, talvolta con delle posizioni giudicate da molti estremiste.
Pensando a Saronno, nelle scorse settimane l’associazione “Animal Save Movement” ha protestato in corso Italia contro la giunta, che non si è mai opposta alla richiesta dei circhi di porre il tendone sul suolo cittadino, contrariamente ad altre amministrazioni comunali che hanno cercato invece dei modi per impedire il loro arrivo. Il tema è delicato. Esiste infatti una Legge – la N°175/2017 “Codice dello Spettacolo” – che prevede l’eliminazione graduale degli animali dagli spettacoli circensi. Purtroppo però – come spesso accade nel nostro Paese – la norma non è entrata in vigore a causa della mancata adozione dei decreti attuativi e questo rende inefficaci le Ordinanze dei singoli comuni che vorrebbero evitare questi tristi spettacoli su loro territorio.
Fermo restando che esiste una “Dichiarazione universale dei diritti degli animali” siglata nel 1978 e sposata dal nostro Paese, sono tante le normative recepite dall’Italia sull’argomento, anche in virtù dell’appartenenza alla Comunità Europea, come il trattato di Lisbona del 2007.
Molte di queste regole possono sembrare però troppo generali e suscettibili di interpretazioni.
Per questo Obiettivo Saronno propone di seguire il modello che sta applicando Milano, nello spirito di città metropolitana che Saronno vuole essere e a cui desidera appartenere.
Il capoluogo lombardo sta infatti ultimando la Revisione del Regolamento di Tutela degli Animali (risalente al 2005) per accogliere l’accresciuta sensibilità e regolamentare la tutela di tutti gli esseri viventi sul proprio territorio, assicurando che questo modello sia in linea con lo spirito di una moderna Smart City, orientata al lavoro e al benessere dei cittadini e dei loro piccoli amici.
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