A metà Aprile
2020 prende vita la distribuzione dei pacchi alimentari come deciso dalla Giunta
Comunale con delibera del 7 Aprile 2020, in cui sono illustrate le modalità di
utilizzo del fondo straordinario relativo all’ordinanza n.658 emessa dalla
Protezione Civile il 29 Marzo 2020.
Il 1 Aprile la signora
Donatella, residente a Saronno, durante una telefonata intercorsa con
un’operatrice del Comune, viene a sapere dall’operatrice stessa di essere in
possesso dei requisiti per accedere al pacco di generi di prima necessità
finalizzato al sostegno per chi si trova, causa emergenza Covid-19, privo di
paracadute sociale. Dietro suggerimento della gentile operatrice la signora fa richiesta
del pacco e in seguito le viene comunicato di recarsi presso Casa di Marta il giorno
16 Aprile per ilritiro dei prodotti di beni di prima
necessità legata alle “Misure
urgenti di solidarietà alimentari in relazione all’emergenza Covid-19”.
Apprendiamo direttamente dalla signora
Donatella che, arrivata alla Casa di Marta, le sia stata fornita una tessera a
punti per scegliere i prodotti nell’Emporio ivi presente e gestito dalla Coop
Intrecci. All’interno dell’ Emporio la signora riferisce di aver visto
confezioni di prodotti di vario tipo insieme ad alcuni con la dicitura
“consumare preferibilmente entro” una data superata da un anno o due. La
signora fa la sua spesa e, senza aver firmato alcun foglio di assenso al
momento del ritiro,la porta a casa.
Una volta a casa decide di avvisare i suoi concittadini con un post pubblicato
sui social, “controllate le date di scadenza degli alimenti distribuiti da Casa
di Marta in questi giorni”. Il messaggio, ci dice, vuole essere: “in un momento
come questo, in cui è importante salvaguardare la propria salute, non consumate
cibi scaduti”.
Volendo andare oltre la polemica nata
rispetto ai cibi scaduti, vogliamo ringraziare la signora Donatella per averla
resa nota, il che ci permette di fare le seguenti importati considerazioni:
I prodotti che la signora ha portato a casa, proprio perché alcuni riportano la dicitura “consumare preferibilmente entro” una data superata da un anno, non possono essere stati acquistati con i soldi (20.000 euro) che il Comune (come si legge dalla delibera di Giunta sopra citata) provvederà a riconoscere all’Associazione Casa di Marta “per i prodotti acquistati e distribuiti”. A rafforzare questa affermazione c’è il fatto che i prodotti fra i quali la signora si è trovata a scegliere non corrispondono alla composizione del pacco alimentare come riportato nell’allegato alla stessa delibera di Giunta (Delibera 57 del 2020 _ All spesa Covid) che qui sotto riportiamo per la composizione pacco per persona singola quale è la signora Donatella.
Invitiamo, perciò, l’amministrazione comunale a un pronto controllo del contenuto del pacco alimentare secondo quanto stabilito dal Comune stesso e, come già fatto sul nostro primo comunicato sul tema “pacchi di generi di prima necessità”, chiediamo che la rendicontazione di spesa da parte delle Associazioni incaricate dal Comune alle operazioni di approvvigionamento, confezionamento, stoccaggio e consegna pacchi stessi, sia resa disponibile alla consultazione dei cittadini saronnesi.
Chiarezza sui Pacchi COVID-19: non ci siamo ancora !
A metà Aprile 2020 prende vita la distribuzione dei pacchi alimentari come deciso dalla Giunta Comunale con delibera del 7 Aprile 2020, in cui sono illustrate le modalità di utilizzo del fondo straordinario relativo all’ordinanza n.658 emessa dalla Protezione Civile il 29 Marzo 2020.
Il 1 Aprile la signora Donatella, residente a Saronno, durante una telefonata intercorsa con un’operatrice del Comune, viene a sapere dall’operatrice stessa di essere in possesso dei requisiti per accedere al pacco di generi di prima necessità finalizzato al sostegno per chi si trova, causa emergenza Covid-19, privo di paracadute sociale. Dietro suggerimento della gentile operatrice la signora fa richiesta del pacco e in seguito le viene comunicato di recarsi presso Casa di Marta il giorno 16 Aprile per il ritiro dei prodotti di beni di prima necessità legata alle “Misure urgenti di solidarietà alimentari in relazione all’emergenza Covid-19”.
Apprendiamo direttamente dalla signora Donatella che, arrivata alla Casa di Marta, le sia stata fornita una tessera a punti per scegliere i prodotti nell’Emporio ivi presente e gestito dalla Coop Intrecci. All’interno dell’ Emporio la signora riferisce di aver visto confezioni di prodotti di vario tipo insieme ad alcuni con la dicitura “consumare preferibilmente entro” una data superata da un anno o due. La signora fa la sua spesa e, senza aver firmato alcun foglio di assenso al momento del ritiro,la porta a casa. Una volta a casa decide di avvisare i suoi concittadini con un post pubblicato sui social, “controllate le date di scadenza degli alimenti distribuiti da Casa di Marta in questi giorni”. Il messaggio, ci dice, vuole essere: “in un momento come questo, in cui è importante salvaguardare la propria salute, non consumate cibi scaduti”.
Volendo andare oltre la polemica nata rispetto ai cibi scaduti, vogliamo ringraziare la signora Donatella per averla resa nota, il che ci permette di fare le seguenti importati considerazioni:
I prodotti che la signora ha portato a casa, proprio perché alcuni riportano la dicitura “consumare preferibilmente entro” una data superata da un anno, non possono essere stati acquistati con i soldi (20.000 euro) che il Comune (come si legge dalla delibera di Giunta sopra citata) provvederà a riconoscere all’Associazione Casa di Marta “per i prodotti acquistati e distribuiti”. A rafforzare questa affermazione c’è il fatto che i prodotti fra i quali la signora si è trovata a scegliere non corrispondono alla composizione del pacco alimentare come riportato nell’allegato alla stessa delibera di Giunta (Delibera 57 del 2020 _ All spesa Covid) che qui sotto riportiamo per la composizione pacco per persona singola quale è la signora Donatella.
Invitiamo, perciò, l’amministrazione comunale a un pronto controllo del contenuto del pacco alimentare secondo quanto stabilito dal Comune stesso e, come già fatto sul nostro primo comunicato sul tema “pacchi di generi di prima necessità”, chiediamo che la rendicontazione di spesa da parte delle Associazioni incaricate dal Comune alle operazioni di approvvigionamento, confezionamento, stoccaggio e consegna pacchi stessi, sia resa disponibile alla consultazione dei cittadini saronnesi.
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