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Eventi estivi, Ob Sar traccia il bilancio: “Inadeguata programmazione con eventi di nicchia. Grande assente l’assessore D’Amato”

“Ci sono occasioni in cui ammettere di aver sbagliato dimostrerebbe almeno di voler compiere qualche passo in avanti verso il miglioramento. Invece, purtroppo, l’Amministrazione continua a raccontare una realtà parallela e ad ignorare la realtà del nuovo fallimento – dopo quello già vissuto per le festività natalizie 2021 – che si sta verificando in occasione dei giovedì estivi saronnesi”.

Inizia così la nota di Obiettivo Saronno sugli eventi estivi tema decisamente caldo dell’estate della città degli amaretti.

“Se qualche bar riesce comunque ad avere il pienone – grazie ad eventi musicali autogestiti – attirando un po’ di giovani, è invece evidente come sia del tutto assente quella cornice di attrattività e di eventi di richiamo che avrebbero dovuto contribuire a rendere piacevolmente animato (e sottolineiamo il piacevolmente, dato che gli eventi sgradevoli e pericolosi che animano le vie cittadine di notte non mancano mai) il centro di Saronno.

Il numero di esercizi chiusi è lì a palesare il triste fallimento di queste serate. Quale che siano state le motivazioni delle scelte che hanno portato molti commercianti a decidere di non aprire le serrande nelle sere estive (motivi organizzativi o di gestione del personale, costi eccessivi rispetto al volume di vendite previsto sono alcune delle cause) è evidente come siano del tutto mancate una programmazione fatta e comunicata con tempistiche adeguate ed il coordinamento tra le diverse realtà che – con ruoli diversi – devono proporre ed organizzare un calendario estivo adeguato per una città che cerca il rilancio come Saronno: Amministrazione comunale, Ascom, Distretto Urbano del Commercio con le realtà economiche che ne fanno parte, altre realtà produttive che potrebbero essere coinvolte.

In tutto ciò il grande assente risulta sempre l’assessore al Commercio, Domenico D’Amato, scelta voluta fortemente dal sindaco Airoldi, dal Pd con il segretario Rino Cataneo e sostenuta comunque da tutta la maggioranza, con la sola voce fuori dal coro di Obiettivo Saronno, che già allora l’aveva considerata poco indovinata e poco lungimirante.

I fatti stanno lì a dimostrare ciò che i consiglieri di Obiettivo Saronno ed in particolare Luca Amadio – da sempre sensibile e vicino alle tematiche del commercio cittadino – sostenevano già mesi fa, apertamente, nei loro interventi in consiglio comunale. In ormai quasi un anno di mandato nulla è stato fatto per il commercio, i pochi eventi promossi sono in capo all’ Assessorato alla Cultura, con una proposta perlopiù di eventi di nicchia per pochi intimi. Nessuno vuole negare che anche manifestazioni culturali non destinate alle masse possano dare un valore aggiunto ed avere il loro spazio, ma questa non può essere quasi l’unica modalità di intendere la cultura a livello cittadino, soprattutto in occasione della prima estate senza grandi restrizioni covid.

Quando le risorse sia umane sia economiche sono già limitate, queste non possono essere indirizzate a beneficio di nicchie di popolazione, a scapito di tutto il resto della città, che gradirebbe probabilmente eventi più “popolari” e in grado di far confluire a Saronno gente da altre zone. Su questo aspetto si inserisce anche la difficoltà per chi arriva da fuori Saronno a trovare parcheggio in zone attigue al centro, che il recentissimo allargamento della Ztl ha solo peggiorato.

Ricordiamo inoltre che Saronno ha pagato a peso d’oro – con la precedente Amministrazione Fagioli – due terreni agricoli da adibire ad area feste, sui quali per ora non è dato sapere se e quali progetti ci siano. Ipotesi di utilizzo avanzate da Obiettivo Saronno non sono state degnate di attenzione nemmeno quando eravamo in maggioranza. Cosa intende fare l’amministrazione Airoldi di questi terreni, pagati generosamente con i soldi dei cittadini?

Intanto il tempo stringe: i Comuni virtuosi durante l’estate definiscono e chiudono già il calendario per gli eventi e le luminarie natalizie. Vogliamo immaginare che l’assessore D’Amato sia già da tempo al lavoro con il Duc per evitare di farci assistere nuovamente al penoso scaricabarile dello scorso dicembre, quando tutte la città era in attesa di luminarie che sono arrivate alla Vigilia di Natale, recuperate all’ ultimo minuto dai fondi di magazzino.

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