Cosa è successo nel consiglio comunale del 26 novembre? A mio parere nulla di strano.
La sede di indirizzo e controllo politico in un comune è il consiglio e questo è il luogo di rappresentanza non dei partiti o delle liste, bensì dei 40.000 abitanti che abitano a Saronno. Per questo, dopo avere parlato più volte con i commercianti, con la associazioni di categoria, fatto proposte su possibili strategie da attuare abbiamo votato coerentemente con quello che stava succedendo, votando a favore di una mozione che ammette che sul commercio non è stato fatto molto. L‘auto-critica è l’unico metodo funzionale di ripartenza per fare meglio. Bendarsi gli occhi e fingere che stesse andando tutto al meglio non solo sarebbe stato scorretto per i cittadini e i commercianti locali, ma soprattutto per questa amministrazione, che non avrebbe potuto ripartire al meglio. Si sarebbe arenata in un “ci sono sempre stati problemi”, “qualcosa si è fatto” che di certo non aiuta nè il commercio nè nessuno. Il nostro voto quindi non è stato in nessun modo un voto di sfiducia alla maggioranza, anzi, abbiamo votato in questo modo proprio perché vogliamo che si migliori insieme per poter cambiare Saronno. Lo scontro e il dibattito sono gli unici metodi di crescita personale e politica. Appiattendo le differenze tra le varie liste, sostenendo il metodo del “partito unico” crediamo che non si possa fare molto di più dell’ordinaria amministrazione, e a volte si fatica anche con quella. Ci tengo però a dare peso politico non tanto al voto della mia lista ma al voto del 100% dei consiglieri e delle consigliere “giovani”, alcune di esse sono state tacciate di inesperienza politica e di mancata visione, io ritengo il contrario. Hanno, e abbiamo, evidenziato che ci possa essere un modo diverso di fare politica, ascoltando sempre tutte le parti in causa: liste, cittadini, giovani, anziani ecc. Votando a volte contro i propri interessi di maggioranza ma a favore dei cittadini e credo che questo verrà apprezzato da essi. Perché l’eterogeneità di questa maggioranza può essere la forza del cambiamento di Saronno o ciò che le darà il colpo finale a seconda del valore che verrà attribuito alle sue differenze.
Luca Davide (Ob Sar): “Non è stato un voto di sfiducia alla maggioranza ma c’è comunque stato un voto politico”
Di seguito la nota del consigliere comunale Luca Davide di Obiettivo Saronno in merito al consiglio comunale di venerdì in cui la maggioranza è andata sotto sull’emendamento di Marta Gilli sulla mozione sul commercio presentata dalle opposizioni.
Cosa è successo nel consiglio comunale del 26 novembre? A mio parere nulla di strano.
La sede di indirizzo e controllo politico in un comune è il consiglio e questo è il luogo di rappresentanza non dei partiti o delle liste, bensì dei 40.000 abitanti che abitano a Saronno. Per questo, dopo avere parlato più volte con i commercianti, con la associazioni di categoria, fatto proposte su possibili strategie da attuare abbiamo votato coerentemente con quello che stava succedendo, votando a favore di una mozione che ammette che sul commercio non è stato fatto molto. L‘auto-critica è l’unico metodo funzionale di ripartenza per fare meglio. Bendarsi gli occhi e fingere che stesse andando tutto al meglio non solo sarebbe stato scorretto per i cittadini e i commercianti locali, ma soprattutto per questa amministrazione, che non avrebbe potuto ripartire al meglio. Si sarebbe arenata in un “ci sono sempre stati problemi”, “qualcosa si è fatto” che di certo non aiuta nè il commercio nè nessuno. Il nostro voto quindi non è stato in nessun modo un voto di sfiducia alla maggioranza, anzi, abbiamo votato in questo modo proprio perché vogliamo che si migliori insieme per poter cambiare Saronno. Lo scontro e il dibattito sono gli unici metodi di crescita personale e politica. Appiattendo le differenze tra le varie liste, sostenendo il metodo del “partito unico” crediamo che non si possa fare molto di più dell’ordinaria amministrazione, e a volte si fatica anche con quella. Ci tengo però a dare peso politico non tanto al voto della mia lista ma al voto del 100% dei consiglieri e delle consigliere “giovani”, alcune di esse sono state tacciate di inesperienza politica e di mancata visione, io ritengo il contrario. Hanno, e abbiamo, evidenziato che ci possa essere un modo diverso di fare politica, ascoltando sempre tutte le parti in causa: liste, cittadini, giovani, anziani ecc. Votando a volte contro i propri interessi di maggioranza ma a favore dei cittadini e credo che questo verrà apprezzato da essi. Perché l’eterogeneità di questa maggioranza può essere la forza del cambiamento di Saronno o ciò che le darà il colpo finale a seconda del valore che verrà attribuito alle sue differenze.
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