“Le voci giravano ormai da tempo ma erano così assurde che abbiamo cercato di non crederci. Ieri durante la Commissione Cultura è arrivata, invece, la conferma: quest’anno sarà la peggior estate auspicabile per i saronnesi”.
Inizia così il comunicato stampa di Obiettivo Saronno sul tema degli eventi estivi lanciato nelle ultime ore dalla presa di posizione di Ascom seguita da quella di Lega e Forza Italia che prosegue: “I motivi sono semplici: la consueta notte bianca non si farà, il programma della maggior parte degli eventi è ancora un grande “forse”, i tradizionali giovedì serali verranno semi distrutti dal momento che la collaborazione con i commercianti rasenta lo zero”.
La lista civica da una lettura della situazione: “Essendo ormai il Covid una scusa non più vendibile, la guerra una poco credibile e l’invasione marziana solo fantascienza, la nuova scusa è il fantomatico piano della sicurezza, ovvero il rispetto di una normativa che fu resa più stringente con gli eventi di Torino di qualche anno fa, che impedisce di fare eventi … solo a Saronno! In tutti i paesi limitrofi e nelle città della zona sono già pronti calendari seri e concreti e non “idee da formalizzare” o confermare; anche queste realtà seguono le stesse normative ma probabilmente non sono chiuse come la città dell’amaretto oppure hanno utilizzato il tempo del Covid per lavorare in tal senso”.
Obiettivo Saronno individua anche le cause: “A partire dal fatto che l’assessorato al Commercio e quello alla Cultura sono due entità distinte che non comunicano e che proponemmo di unire in un unico assessorato a tempo debito, senza essere ascoltati: queste sono le due principali anime che fanno vivere la città e non possono essere gestite come due binari paralleli con, da una parte, un commercio che attende da mesi risposte dall’assessore sul futuro del Duc e che, oltre a fare inutilmente la passerella tra qualche commerciante, non fa, e dall’altra parte eventi di elite che raccolgono le solite poche persone. Se questa è l’attrattività della città e il marketing territoriale che ha in mente l’assessore alla Cultura il parere è presto detto: bocciati”
Dur ala chiosa politica: “In commissione cultura Obiettivo Saronno ha chiesto se le associazioni coinvolte fossero solo tre scuole di musica e purtroppo la risposta è stata affermativa: tutto ciò dopo che nella relazione al bilancio previsionale 2022 l’amministrazione ha parlato di una sinergia con le associazioni per l’organizzazione estiva e dopo che Obiettivo Saronno ha proposto di fare un bando pubblico aperto a tutte le associazioni per poter partecipare e collaborare per la realizzazione degli eventi. A questo punto, forse, è stato meglio tenere le porte aperte solo a poche persone, così che chi ha la volontà di costruire veramente una città viva e attrattiva, non sia stato rimbalzato dalla burocrazia di un piano della sicurezza che schiaccia solo Saronno per volere politico, mancanza di partecipazione e idee”
Niente Notte bianca, Obsar: “La normativa sulla sicurezza impedisce gli eventi… solo a Saronno”
“Le voci giravano ormai da tempo ma erano così assurde che abbiamo cercato di non crederci.
Ieri durante la Commissione Cultura è arrivata, invece, la conferma: quest’anno sarà la peggior estate auspicabile per i saronnesi”.
Inizia così il comunicato stampa di Obiettivo Saronno sul tema degli eventi estivi lanciato nelle ultime ore dalla presa di posizione di Ascom seguita da quella di Lega e Forza Italia che prosegue: “I motivi sono semplici: la consueta notte bianca non si farà, il programma della maggior parte degli eventi è ancora un grande “forse”, i tradizionali giovedì serali verranno semi distrutti dal momento che la collaborazione con i commercianti rasenta lo zero”.
La lista civica da una lettura della situazione: “Essendo ormai il Covid una scusa non più vendibile, la guerra una poco credibile e l’invasione marziana solo fantascienza, la nuova scusa è il fantomatico piano della sicurezza, ovvero il rispetto di una normativa che fu resa più stringente con gli eventi di Torino di qualche anno fa, che impedisce di fare eventi … solo a Saronno! In tutti i paesi limitrofi e nelle città della zona sono già pronti calendari seri e concreti e non “idee da formalizzare” o confermare; anche queste realtà seguono le stesse normative ma probabilmente non sono chiuse come la città dell’amaretto oppure hanno utilizzato il tempo del Covid per lavorare in tal senso”.
Obiettivo Saronno individua anche le cause: “A partire dal fatto che l’assessorato al Commercio e quello alla Cultura sono due entità distinte che non comunicano e che proponemmo di unire in un unico assessorato a tempo debito, senza essere ascoltati: queste sono le due principali anime che fanno vivere la città e non possono essere gestite come due binari paralleli con, da una parte, un commercio che attende da mesi risposte dall’assessore sul futuro del Duc e che, oltre a fare inutilmente la passerella tra qualche commerciante, non fa, e dall’altra parte eventi di elite che raccolgono le solite poche persone. Se questa è l’attrattività della città e il marketing territoriale che ha in mente l’assessore alla Cultura il parere è presto detto: bocciati”
Dur ala chiosa politica: “In commissione cultura Obiettivo Saronno ha chiesto se le associazioni coinvolte fossero solo tre scuole di musica e purtroppo la risposta è stata affermativa: tutto ciò dopo che nella relazione al bilancio previsionale 2022 l’amministrazione ha parlato di una sinergia con le associazioni per l’organizzazione estiva e dopo che Obiettivo Saronno ha proposto di fare un bando pubblico aperto a tutte le associazioni per poter partecipare e collaborare per la realizzazione degli eventi. A questo punto, forse, è stato meglio tenere le porte aperte solo a poche persone, così che chi ha la volontà di costruire veramente una città viva e attrattiva, non sia stato rimbalzato dalla burocrazia di un piano della sicurezza che schiaccia solo Saronno per volere politico, mancanza di partecipazione e idee”
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