Si rimane basiti
nel leggere il comunicato del Consigliere leghista Sala sulla grave situazione
di degrado, di violenza, di inciviltà presente da tempo nel quartiere Matteotti
in Via Leonardo da Vinci, che preoccupa i residenti e non permette loro di dormire e recentemente di nuovo
esplosa.
Sala ammette che il problema nella via
persiste da “decenni” e nonostante questo, in questi cinque anni, l’amministrazione non ha mosso un dito. Solo pochi giorni fa,
visto che siamo alle porte della campagna elettorale, il Primo cittadino ha
incontrato i residenti della zona. Apparenza o desiderio concreto di affrontare
e risolvere? A seguito della sua comparsa ha emesso l’ordinanza urgente n. 82
del 08/06/2020 in materia di igiene e sanità pubblica con la quale ha ordinato
la chiusura delle aree con recinzioni, il taglio di siepi e il trasferimento
dello skate park in un’altra zona. Il Sindaco è convinto di risolvere
efficacemente i problemi di inciviltà, violenza e criminalità con queste azioni
“di privazione e chiusura”?
Le recinzioni
posizionate da poco sono state danneggiate e l’Amministrazione rimane
“sorpresa” per questo atto che viene definito uno “strano episodio improvviso”.
Ovvero, questo secondo Sala sarebbe un fulmine a ciel sereno? In un quartiere
che subisce questi episodi di violenza da tempo, come ci si può aspettare una reazione
diversa? L’amministrazione ha una visione distorta della realtà e tenta di
confondere i cittadini. Non si ferma e ci mette il carico: “il danno alle
recinzioni è la conseguenza di un preciso disegno messo in atto per
destabilizzare l’amministrazione e influenzare l’opinione pubblica”. Rimaniamo
senza parole per questa dichiarazione
che, in modo tutt’altro che velato, pare essere
una chiara strategia di rivoltare la frittata offendendo l’intelligenza
dei cittadini. Siamo convinti, invece, che le persone siano in grado di giudicare l’operato dell’amministrazione
di questi cinque lunghi anni dove ha regnato l’immobilismo.
Obiettivo Saronno
affronterebbe la situazione in un altro modo, come già raccontato quasi un anno
fa quando fummo addirittura accusati che il problema non esisteva e di esserci
inventati tutto. Il primo deterrente
sarebbero le telecamere – ora inesistenti – installate nelle zone più
critiche, sorvegliate in tempo reale per consentire interventi immediati in
caso di situazioni di pericolo, vandalismo e criminalità. Poi progettare e
realizzare la riqualificazione delle aree comuni presenti nel quartiere in modo
che possano essere vissute serenamente dalle famiglie, dai ragazzi e dai nonni
senza trasformarsi in luoghi dove regna
la delinquenza a causa della
loro posizione nascosta tra gli edifici. Per concretizzare questa
proposta pensiamo alla collaborazione con le associazioni sportive e di
volontariato presenti sul territorio e con finanziatori privati come già
avvenuto in altre realtà della città.
Cara
Amministrazione, i cittadini hanno il diritto di vivere la città e non di
subirla. Come dice il proverbio “Tutti i nodi, prima o poi, vengono al
pettine”.
VIA LEONARDO DA VINCI AL MATTEOTTI: E’ DOVEROSO RISTABILIRE LA VERITA’
Si rimane basiti nel leggere il comunicato del Consigliere leghista Sala sulla grave situazione di degrado, di violenza, di inciviltà presente da tempo nel quartiere Matteotti in Via Leonardo da Vinci, che preoccupa i residenti e non permette loro di dormire e recentemente di nuovo esplosa.
Sala ammette che il problema nella via persiste da “decenni” e nonostante questo, in questi cinque anni, l’amministrazione non ha mosso un dito. Solo pochi giorni fa, visto che siamo alle porte della campagna elettorale, il Primo cittadino ha incontrato i residenti della zona. Apparenza o desiderio concreto di affrontare e risolvere? A seguito della sua comparsa ha emesso l’ordinanza urgente n. 82 del 08/06/2020 in materia di igiene e sanità pubblica con la quale ha ordinato la chiusura delle aree con recinzioni, il taglio di siepi e il trasferimento dello skate park in un’altra zona. Il Sindaco è convinto di risolvere efficacemente i problemi di inciviltà, violenza e criminalità con queste azioni “di privazione e chiusura”?
Le recinzioni posizionate da poco sono state danneggiate e l’Amministrazione rimane “sorpresa” per questo atto che viene definito uno “strano episodio improvviso”. Ovvero, questo secondo Sala sarebbe un fulmine a ciel sereno? In un quartiere che subisce questi episodi di violenza da tempo, come ci si può aspettare una reazione diversa? L’amministrazione ha una visione distorta della realtà e tenta di confondere i cittadini. Non si ferma e ci mette il carico: “il danno alle recinzioni è la conseguenza di un preciso disegno messo in atto per destabilizzare l’amministrazione e influenzare l’opinione pubblica”. Rimaniamo senza parole per questa dichiarazione che, in modo tutt’altro che velato, pare essere una chiara strategia di rivoltare la frittata offendendo l’intelligenza dei cittadini. Siamo convinti, invece, che le persone siano in grado di giudicare l’operato dell’amministrazione di questi cinque lunghi anni dove ha regnato l’immobilismo.
Obiettivo Saronno affronterebbe la situazione in un altro modo, come già raccontato quasi un anno fa quando fummo addirittura accusati che il problema non esisteva e di esserci inventati tutto. Il primo deterrente sarebbero le telecamere – ora inesistenti – installate nelle zone più critiche, sorvegliate in tempo reale per consentire interventi immediati in caso di situazioni di pericolo, vandalismo e criminalità. Poi progettare e realizzare la riqualificazione delle aree comuni presenti nel quartiere in modo che possano essere vissute serenamente dalle famiglie, dai ragazzi e dai nonni senza trasformarsi in luoghi dove regna la delinquenza a causa della loro posizione nascosta tra gli edifici. Per concretizzare questa proposta pensiamo alla collaborazione con le associazioni sportive e di volontariato presenti sul territorio e con finanziatori privati come già avvenuto in altre realtà della città.
Cara Amministrazione, i cittadini hanno il diritto di vivere la città e non di subirla. Come dice il proverbio “Tutti i nodi, prima o poi, vengono al pettine”.
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