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Amadio: “L’unica cosa che conta è il segnale che possiamo dare alla comunità”

“Quando ero ragazzino più volte mi sono trovato a difendere amici e compagni vittime di insulti razziali. Da più grande mi è capitato di dover prendere la difesa di donne e uomini perché “avevano la colpa”, secondo i loro detrattori, di essere di religione diversa. In questi ultimi anni vengo spesso a conoscenza di discriminazioni collegate all’orientamento sessuale ed alla disabilità”.

Inizia così l’intervento di Luca Amadio, capogruppo di Obiettivo Saronno, durante la discussione sulla mozione per il ddl Zan.”

Il 4 Novembre 2020 viene approvato dalla Camera dei Deputati un Disegno di Legge che ha l’obiettivo di prevenire e di contrastare la discriminazione e la violenza oltre che per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi, come già previsto dagli articoli 604 bis e 604 ter del Codice Penale, anche per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Mai avrei immaginato che tale iniziativa, figlia dei tempi, avrebbe scatenato così tanto clamore. Più volte in questi mesi mi sono domandato la ragione per cui colui che istiga a commettere o commette atti discriminatori nei confronti di un essere umano per motivi, per esempio razziali, debba essere giustamente processato rischiando fino ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, e chi, invece, compie gli stessi atti per motivi fondati sull’orientamento sessuale o sulla disabilità non è dato sapere. Non si sa perché non è dettagliato nel codice penale. Mai nessuno ad oggi è riuscito a togliermi questo dubbio. Molti, però, hanno iniziato a gridare allo scandalo, a sostenere che il disegno di legge è ideologico, dannoso, persino inutile. Ho letto più volte… “dannoso perché ideologicamente orientato ad imporre un punto di vista sulla realtà, cancellando posizioni differenti”; ho letto ancora…”inutile perché l’Italia non è affatto un Paese ostile alle persone omosessuali”. Sarebbe costruttivo ascoltare la testimonianza diretta di chi ha subito o continua a subire quotidianamente atti di bullismo, atti di discriminazione, violenze fisiche e verbali per motivi razziali, religiosi ed anche per orientamenti sessuali differenti o per una condizione di disabilità, e chiedergli se reputa così tanto inutile, ideologico o dannoso infliggere una pena a coloro che compiono atti così indegni. Atti che, fra l’altro, l’etologia, la psicologia e le scienze sociali considerano responsabili in negativo del futuro di ogni individuo vittima degli stessi. E allora personalmente condanno l’omofobia liberale, ovvero l’accettazione dell’omosessualità ma solo se rimane nascosta. Si tratta di un’omofobia che incontriamo tutti i giorni in persone che, nonostante accettino la diversità sessuale, si fanno carico di stereotopi e di pregiudizi che emarginano o sottovalutano le persone che appartengono ad uno stile di vita sessuale differente. E nello stesso tempo condanno tutti coloro i quali ogni giorno cercano di “tollerare”, “sottostimare” e “rendere normali” atti che di normale non hanno nulla, quasi come se cercassero una giustificazione. Quanto espresso non esclude la necessità che il testo del Disegno di Legge possa essere correttamente esaminato in Senato con l’obiettivo di trovare la forma migliore, nel rispetto del merito che ritengo assolutamente corretto e necessario. Non mi interessa chi ha scritto il Disegno di Legge, non mi interessano le guerre partitiche in merito ad un tema universale, non mi interessa neppure di conoscere chi si prenderà i meriti o i demeriti in base alla scelta che verrà fatta. L’unica cosa che conta veramente è un segnale che noi come Comunità Saronnese abbiamo la possibilità di dare…la dignità di ogni singolo individuo deve e dovrà essere sempre messa davanti a tutto. Le persone sono persone e le persone in un mondo normale amano le persone.

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