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Caos sui dehors, Obiettivo Saronno incalza: “Servono informazioni e risposte invece degli inutili tour promozionali”

La crisi tra l’attuale maggioranza e la Lista civica Obiettivo Saronno è iniziata con la “richiesta” del Sindaco ai nostri Consiglieri comunali di votare contro una mozione in difesa del commercio cittadino presentata dalla minoranza. Oggi, ascoltando i racconti di alcuni esercenti, siamo sempre più convinti di aver fatto la scelta giusta nel portare avanti il nostro pensiero sul commercio non sottostando al diktat del Sindaco Airoldi.

Spesso il Sindaco di Saronno ci ricorda che la pandemia non è finita e che dovremo conviverci ancora per un po’. Scopriamo in questi giorni che questo stato di emergenza sembra tuttavia non valere per i pubblici esercizi cittadini che – nel corso del mese di dicembre 2021 – si sono visti recapitare dalla polizia locale gli avvisi di rimozione, entro la fine dell’anno, dei dehors concessi in via eccezionale causa Covid, in quanto nel loro caso la situazione pandemica si sarebbe conclusa a dicembre, in piena esplosione della variante Omicron. Quindi – secondo quanto sembra essere stato comunicato ad alcuni esercizi cittadini – la possibilità di posizionare gratuitamente i dehors, con una procedura semplificata per l’ottenimento dei relativi permessi in spazi che, in situazioni di normalità, non venivano concessi (ad esempio alcuni parcheggi o marciapiedi), è definitivamente terminata con il 2021.

Leggendo tuttavia la legge di bilancio 2022, si scopre che l’esenzione dal Canone unico patrimoniale per le occupazioni di suolo pubblico, da parte di imprese di pubblico esercizio, è stata prorogata fino al 31 marzo e che per le stesse attività la posa in opera di strutture amovibili (dehors, tavolini, pedane ed altri elementi di arredo, purché funzionali all’attività) non è subordinata a nuova autorizzazione. La norma in materia sembra chiara: chi aveva già posizionato il dehors era autorizzato a mantenerlo gratuitamente fino al 31 marzo. La solerzia dimostrata nella comunicazione di smantellamento, c’è stata anche nel comunicare agli stessi esercizi che invece era stata attuata una proroga? Non solo non ci risulta che le attività siano state adeguatamente informate ma, anzi, alcuni di loro, che prontamente si sono mossi con l’Ufficio Commercio per ottenere a pagamento l’autorizzazione al posizionamento di strutture o tavolini esterni, non sembrano ancora aver ottenuto alcun tipo di riscontro. Con la stagione primaverile ormai alle porte, gli esercenti non sanno ancora cosa potranno fare. Questo ci stupisce ancora di più, considerando le visite promozionali effettuate in queste settimane dall’ormai non più nuovo assessore al Commercio D’Amato in compagnia del sindaco Airoldi.

Il posizionamento dei dehors in varie aree cittadine ha indubbiamente favorito la vivibilità controllata della città anche in orario serale, creando un naturale presidio contro la delinquenza, che continua ad essere un problema purtroppo presente nelle cronache saronnesi. In diversi casi, Saronno ne ha guadagnato anche dal punto di vista estetico, grazie al posizionamento di arredi piacevoli, piante e decorazioni, che hanno abbellito la città a beneficio di tutti coloro che la vivono. Non per ultimo questa possibilità aiuterebbe i commercianti dopo due anni di difficoltà e un ultimo inverno non facile, ad avere maggiori entrate disponendo di più posti a sedere.

Obiettivo Saronno crede che il metodo per risolvere il costante problema del risicato bilancio dei comuni non sia certo quello di cercare a chi “strappare qualche centesimo” bensì di optare per la partecipazione al maggior numero di finanziamenti tramite i bandi e, in questo momento, di sfruttare e spremere il più possibile i fondi del PNRR.

Assessore D’amato, appena trova un secondo tra un bilancio di previsione non ancora approvato e un esercizio provvisorio, ritorni dai commercianti e provi con loro a trovare soluzioni concrete a problemi concreti. La concessione dei dehors ci sembra uno tra quelli che merita un approccio meno discrezionale da parte dell’Amministrazione comunale aprendosi ad un dialogo reale con i commercianti e le associazioni di categoria.

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