• Home
  • Epilogo commissione Rodari, Ob Sar: “Discussione illegittima che malgrado l’assenza di atti che lo dimostrino ha visto Ciceroni come capro espiatorio”

Epilogo commissione Rodari, Ob Sar: “Discussione illegittima che malgrado l’assenza di atti che lo dimostrino ha visto Ciceroni come capro espiatorio”

“Ieri sera è andata in scena una delle puntate più tristi e preoccupanti per la vita democratica della nostra città.

Il secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, quello sulla Commissione di inchiesta per la Rodari, non avrebbe potuto essere discusso perché illegittimo.

Infatti il Regolamento della Commissione d’inchiesta prevede che la stessa concluda i propri lavori di indagine predisponendo la relazione finale; invece il risultato dell’ultima seduta della Commissione, convocata l’ultimo giorno di validità della Commissione stessa, la mattina per la sera, senza rispettare i 5 giorni di preavviso, e perciò non legittima secondo il Regolamento, ha prodotto due relazioni (una della minoranza e una della maggioranza) e 4 diverse conclusioni, quella dei Commissari Fagioli (Lega) e Guaglianone (Fdi), quella dei commissari Cattaneo (Saronno Civica), Galli (PD), Rufini (TuaSaronno), quella del commissario Pierluigi Gilli (Con Saronno) e infine quella della commissaria Marta Gilli in rappresentanza di Forza Italia.

E’ evidente come non fosse necessaria una Commissione di Inchiesta per arrivare a fornire ognuno una propria versione dei fatti basata sulle proprie opinioni personali: bastava incontrarsi al bar.

La Commissione ha fallito il suo obiettivo, quello di fare chiarezza sulle motivazioni e sulle responsabilità del mancato rispetto della scadenza di assegnazione dei lavori per la nuova scuola Rodari, il 6 Novembre 2021, in quanto ogni singolo Commissario ha di contro perseguito l’intento di mettere sulla graticola le singole persone, senza nemmeno cercare più di tanto appigli ai quali attaccarsi per dimostrarne le responsabilità. O meglio, li hanno cercati ma non li hanno trovati e avendo trovato altri documenti scomodi non hanno voluto indagare e cercare oltre. Affermazioni queste verificabili leggendo i verbali e i documenti, semmai un giorno li renderanno disponibili tutti alla città: la Commissione ha perciò indiscutibilmente fallito, ma Obiettivo Saronno ha voluto fortemente che la discussione arrivasse in Consiglio Comunale per un atto doveroso di trasparenza nei confronti dei Cittadini.

Purtroppo abbiamo assistito a una serie di accuse non supportate da alcuna corrispondenza negli atti: ciò che invece è emerso dai lavori della commissione è che non esiste alcun documento che dimostri una responsabilità diretta dell’ex Assessore Novella Ciceroni sul mancato rispetto della scadenza di assegnazione dei lavori per la nuova scuola Rodari.

Non esiste un atto formale che attesti un indirizzo dato dall’ex Assessore Ciceroni all’ufficio Lavori Pubblici che ha determinato il mancato rispetto della scadenza sulla Rodari.

Non esiste un documento che accerti un rapporto diretto fra l’ex Assessore e il Ministero dell’Istruzione, fra la Ciceroni e la Regione Lombardia che ha comportato un esito negativo rispetto alla scadenza del 6 Novembre 2021.

Esistono, invece, numerosi documenti che dimostrano come il Sindaco e gli Uffici fossero a conoscenza di fatti, avvenimenti, riunioni in cui l’ex Assessore non veniva mai invitata e coinvolta, fino ad utilizzare contro di lei l’esito negativo di una richiesta di proroga dell’assegnazione dei lavori, arrivato all’ufficio protocollo il 22 novembre 2021 e girato il giorno stesso dal protocollo agli Uffici e non all’ex Assessore, la quale viene messa al corrente dal Dirigente di Area, Architetto Ambrogio Mantegazza, solo il 7 dicembre 2021.

Le parole di un Dirigente che non risponde, come molti altri protagonisti della vicenda, alle domande dei Commissari della Commissione, ma che si premunisce di firmare una dichiarazione in cui attesta che “L’area tecnica ha costantemente operato…in stretta correlazione e piena condivisione di ogni azione con l’Assessore di riferimento” sono solo parole non riscontrabili in alcun atto.

Le motivazioni per cui non è stato possibile rispettare i tempi di aggiudicazione dei lavori sono stati comunicati ufficialmente sia dal Sindaco con una mail inviata ad ANCI il 14 Dicembre 2021 e dall’Architetto Mantegazza, che in data 21 Gennaio 2022 scrive al Ministero dell’Istruzione facendo richiesta di interrompere il procedimento per la decadenza dal finanziamento, evidenziando come il ritardo nell’aggiudicazione della gara è imputabile a cause non previste e non prevedibili da parte dell’Ente.

Ieri abbiamo ascoltato, dunque, gravi accuse da parte di alcuni Consiglieri comunali nei confronti dell’ex Assessore Novella Ciceroni per non essere riuscita a portare a termine, secondo loro, l’aggiudicazione dei lavori entro la data stabilita dal Ministero, quando lo stesso Sindaco e il Responsabile di Area confermano agli atti l’impossibilità di rispettare i termini, quando la stessa ex Assessore viene esclusa da qualsiasi documento in entrata ed in uscita, quantomeno di rilevante importanza, quando, secondo una nota dell’ANCI, la quasi totalità degli Enti beneficiari del bando Rodari non è riuscita a rispettare i termini di aggiudicazione.

Per rimanere su un tema caro al Sindaco, in tutta questa storia crediamo si debba parlare non di “scuola di cartone”, bensì di “accuse di cartone”, che offendono l’intelligenza dei Cittadini.

Se il teatrino messo in scena da chi amministra questa città voleva essere un pretesto politico per giustificare l’allontanamento di Obiettivo Saronno dalla maggioranza perchè non condivideva i diktat imposti su scelte che riteniamo ancora di più oggi lesive per la città, si poteva fare di meglio e di più onesto intellettualmente.

Se si voleva scaricare le responsabilità e trovare un capro espiatorio per eventuali errori commessi o per la mancanza di coraggio nell’affrontare mediaticamente l’argomento, si poteva fare di meglio. Se, invece, si pensa questo essere un mezzo per denigrare Obiettivo Saronno, perché manca l’audacia di affrontare il confronto su temi reali, si è caduti proprio in basso.

Ai Cittadini interessa essere rappresentati da persone delle quali ci si può fidare, da persone che mettono davanti a tutto gli interessi per la città e la cittadinanza, da persone che sanno prendersi delle responsabilità e ci mettono la faccia, da persone che quando le guardi negli occhi non abbassano lo sguardo. La modalità di partecipazione dell’ex Assessore Novella Ciceroni alle richieste della Commissione di Inchiesta interpreta magnificamente l’identità di Obiettivo Saronno. La tranquillità, la trasparenza, la spontaneità con la quale ha risposto alle numerose domande mette ancora più in evidenza i comportamenti della maggior parte degli altri interpreti che si sono rifiutati di rispondere, oppure hanno semplicemente rimandato agli atti le questioni a loro poste. La determinazione dell’ex Assessore Ciceroni durante il i suoi 15 mesi di mandato che ha portato al Comune di Saronno 16 milioni di euro di finanziamenti esterni, di cui 7 milioni proprio per la nuova scuola Rodari, interpretano al meglio ciò che per Obiettivo Saronno significa fare politica: la politica delle scuse, dei pretesti, delle scappatoie non è più accettabile.

Oggi, come non mai, rivendichiamo con forza la nostra scelta di avere rinunciato a posizioni acquisite, ma non propedeutiche e finalizzate al bene della Città, con la speranza che, dopo quanto ascoltato ieri sera, qualcuno si possa ravvedere e abbia il coraggio di farsi un esame di coscienza e porre fine a questa opprimente agonia per la nostra Saronno.

leave a comment