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Cosa sta arrivando in citta?

Quando più di un anno fa, durante l’incontro con i Giovani della città – organizzato dall’Associazione politico culturale Obiettivo Saronno nella Sala Nevera – ragionavamo sull’idea di un Campus universitario a Saronno e sulla possibilità di ampliare la nostra visione per una cultura alla portata di tutti e improntata sull’arte, fummo etichettati come i soliti sognatori. Eravamo ancora all’oscuro del grande progetto che l’ingegner Giuseppe Gorla, in collaborazione con l’avvocato Angelo Proserpio, stavano finalizzando proprio nello stesso periodo per l’immensa area dismessa ex Isotta Fraschini: la serata con i Giovani ci diede la possibilità di condividere i nostri pensieri per lo sviluppo della nostra città con loro e, di lì a poco, con i nuovi proprietari dell’ex Isotta. Al primo incontro capimmo che, bensì su piani diversi, stavamo ragionando sulla stessa idea, e ci innamorammo immediatamente del progetto principalmente orientato all’innovativa rinascita di Saronno; in perfetta consonanza di idee sposammo la causa a tal punto da inserirne la sua realizzazione come primo punto del nostro programma elettorale in pillole. Sabato scorso, durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021 dell’Accademia di Belle Arti di Brera, la Presidente Livia Pomodoro ha annunciato di aver accolto, con grande entusiasmo, la proposta di realizzare un museo innovativo come previsto all’interno del masterplan dell’area ex Isotta Fraschini. Questa notizia ci rende felici ed entusiasti perché è il primo segnale che i sogni possono diventare realtà: avere nella Città dell’amaretto un museo con arte contemporanea, laboratori e didattica è la rappresentazione concreta dell’idea che Obiettivo Saronno ha della città. Il significato di questo importate progetto è stato ben espresso dal nostro sindaco Augusto Airoldi: “Vuol dire studenti da tutto il mondo, vuol dire docenti da tutto il mondo, vuol dire cultura di alto livello, possibilità di studio e di lavoro per i nostri figli e nipoti”. Abbiamo il compito di concentrare le nostre energie sullo sviluppo di Saronno affinché diventi un polo artistico di riferimento non solo per il territorio saronnese, non tanto per il varesotto ma puntando lo sguardo verso la grande Città Metropolitana di Milano che consideriamo il faro da cui prendere l’ispirazione. Chi ci aveva bollato come utopici sognatori poteva aver ragione, ma non in questa occasione: qualcuno diceva “se puoi sognarlo puoi farlo” e con questa nuova opportunità il paese Saronno avrà l’occasione per rinascere e trasformarsi in una città viva, giovane, coraggiosa e modello per lo sviluppo del territorio.

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